di tutto il visto, la zona dello sguardo, quindi la linea degli occhi, è sicuramente la più importante.
il motivo di ciò è evidente e palese: il contatto umano con l’interlocutore avviene guardandosi negli occhi e, solitamente, tale contatto è tenuto per tutto il tempo della conversazione.
attraverso il nostro sguardo stabiliamo una vera e propria forma comunicativa, ed esprimiamo le nostre emozioni: paura, rabbia, gioia, disappunto, approvazione, ecc.
senza contare che poi, salvo casi particolari, la zona dello sguardo è una delle zone del corpo che è sempre visibile, senza coperture.
proprio perché sempre esposta all’energia solare, ed anche per una serie di problematiche puramente meccaniche, la zona degli occhi è anche la parte del viso che subisce di più gli effetti del naturale invecchiamento.
con l’età , difatti, lo sguardo diventa sempre più stanco e sempre più cadente, generando quel fenomeno che è noto, in ambito medico, come ptosi palpebrale.
fortunatamente, ormai da diversi anni la moderna Chirurgia Plastica ha messo a punto un intervento pensato proprio per riportare giovinezza e freschezza nello sguardo, andando a contrastare direttamente la ptosi palpebrale.
è la blefaroplastica, ossia la chirurgia specifica delle palpebre e, in generale, di tutto il contorno della zona orbitale.
leggi questa pagina per scoprire tutto sulla ptosi palpebrale e sulla sua risoluzione tramite la blefaroplastica, e scopri cos’è l’innovativo protocollo ElastSkin!
Cos’è la ptosi palpebrale?
la ptosi palpebrale è un fenomeno molto diffuso nell'età adulta: si stima che oltre il 35% degli italiani over 40 ne sia affetto
in gergo medico, si definisce ‘ptosi’ un qualsiasi cedimento dei tessuti del corpo, causato da cause esterne o, molto più frequentemente, dal processo del naturale invecchiamento.
parlando nello specifico di palpebre, la ptosi palpebrale indica un cedimento della palpebra superiore, con un suo abbassamento deciso, a cui spesso è associata anche un’eccedenza di tessuto cutaneo.
invecchiando, la pelle delle palpebre superiori prolassa naturalmente verso il basso, attratta dalla forza di gravità .
da giovani, questo fenomeno è circoscritto grazie alla grande elasticità dei tessuti, ricchi di elastina e collagene, ma invecchiando il metabolismo rallenta, e con esso rallenta anche il rinnovo delle fibre di collagene ed elastina.
il risultato è uno sguardo più stanco, meno fresco e meno giovane, con un prolasso palpebrale che, in alcuni casi, oltre ad un fastidio estetico provoca un vero e proprio problema alla vista, poiché riduce fortemente il campo visivo.
Cos’è la blefaroplastica, e cosa permette di fare?
la blefaroplastica (dal greco ‘blepharo’, cioè palpebra, e ‘plastica’, ovverosia modellazione) è una tecnica chirurgica che serve ad intervenire direttamente sulle palpebre umane, sia inferiori che superiori.
nel mondo laico è chiamata anche chirurgia delle palpebre, ed è composta da una serie di specifici protocolli, utili per correggere difetti congeniti, acquisiti o funzionali oppure, molto più semplicemente, di squisita natura estetica.
per mezzo della blefaroplastica è possibile rimodellare le due palpebre oculari, ad esempio correggendo la ptosi, riducendo il prolasso oppure diminuendo le classiche borse sotto gli occhi.
l’area oculare esterna è tutta la zona di lavoro della blefaroplastica, e nel compendio sono incluse anche le sopracciglia.
sebbene si possa pensare sia un tipo di chirurgia relativamente recente, in realtà la blefaroplastica intesa come modellazione delle palpebre è tecnica abbastanza antica.
già prima del primo millennio dopo Cristo, l’avanzata medicina araba aveva messo a punto una tecnica per la rimozione della ptosi severa delle palpebre, eseguita con uno speciale cauterio a forma di falcetto.
la tecnica chirurgica moderna, ancora utilizzata, fu invece messa a punto dal Chirurgo americano Charles Conrad Miller (il padre della Chirurgia Estetica contemporanea), all’inizio del 1900.
attualmente, l’intervento di blefaroplastica è uno dei più eseguiti in tutto il mondo, e rientra sicuramente nella ‘top 3’ di tutte le operazioni di Chirurgia Plastica, assieme alla mastoplastica additiva e alla rinoplastica.
Perché viene eseguita la blefaroplastica?
la sutura dell'intervento di blefaroplastica è invisibile una volta cicatrizzata
la blefaroplastica è un intervento a cui si ricorre per motivazioni estetiche o funzionali.
sebbene le richieste prettamente estetiche siano la maggior parte dei casi clinici, vi è una percentuale non indifferente di pazienti che ricorrono alla blefaroplastica per ridurre la ptosi palpebrale grave che, di fatto, limita il loro campo visivo.
difatti, non è raro che palpebre superiori molto prolassate creino un vero e proprio ostacolo al campo visivo, di fatto causando un deficit pratico della vista.
questo problema diviene così pronunciato in alcuni pazienti che il ricorso alla blefaroplastica diviene quindi funzionale, e non solo un fatto estetico.
la maggior parte degli interventi di blefaroplastica sono comunque eseguiti non per motivi funzionali, ma estetici.
lo ‘sguardo cadente’, tipico della parte non più giovanissima della vita, è uno dei primi segnali dell’invecchiamento, ed è immediatamente percettibile alla gente.
correggere quindi tale problema è un intervento estetico considerato primario, poiché le espressioni dello sguardo sono, come detto, uno dei primi parametri di giudizio sociale.
oltre alla parte superiore degli occhi, la blefaroplastica può prendersi cura anche della parte inferiore, rimuovendo sia l’eccesso di pelle che, molto più comunemente, le famose ‘borse sotto gli occhi’.
tali borse, che altro non sono che il fisiologico grasso retro orbitale di protezione del bulbo oculare, in alcuni soggetti e con l’avanzamento dell’età possono aumentare di volume, acquisendo un’ipertrofia che risulta sgradevole esteticamente.
la blefaroplastica può risolvere questo problema, rendendo subito lo sguardo più fresco, tonico e giovane.
Nonostante la convinzione popolare, ancora difficile da scardinare, l'obiettivo della blefaroplastica non è quello di modificare la forma degli occhi, ma solamente ripristinare una situazione precedente al naturale invecchiamento.
Con l'intervento di blefaroplastica non viene affatto modificato lo sguardo, bensì viene semplicemente ripristinata la freschezza e la giovinezza che esso aveva prima della ptosi cutanea delle palpebre.
Un intervento di blefaroplastica ben eseguito quindi ringiovanisce, ma senza far capire a nessuno che è stato fatto.
Tanti tipi di interventi per lo sguardo giovane e fresco
le ferite della blefaroplastica superiore dei nostri Chirurghi Plastici sono mini-invasive ed invisibili, una volta guarite
la blefaroplastica non è un intervento rigido con un unico protocollo, bensì è composta da una serie di protocolli molto flessibili, capaci di adattarsi al paziente e alla sua particolare problematica.
questo rende l’intervento veramente personalizzabile, direttamente sull’esigenza clinica del paziente.
premesso ciò, possiamo grossolanamente suddividere la blefaroplastica in tre tipi principali: blefaroplastica superiore, blefaroplastica inferiore e blefaroplastica totale (o combinata).
non c’è un intervento migliore di un altro: è il Chirurgo che sceglie la tipologia dell’intervento, dopo aver vagliato il caso clinico del paziente ed averne ascoltato le volontà e i desideri riguardo ai risultati sperati, che devono essere comunque realistici e realizzabili.
questo concetto è di particolare importanza e, anche se può sembrare ovvio, è spesso non calcolato dal paziente: sovente difatti, il paziente arriva dal Chirurgo Plastico con una chiara idea in testa, incompatibile con la propria particolare situazione clinica.
in questo caso, è compito del Chirurgo spiegare dettagliatamente non solo l’operazione in sé, ma anche (e soprattutto) convincere il paziente ad inseguire un risultato realistico, in grado di riportare armonia nel suo volto, e non invece di deformarlo.
L’intervento di blefaroplastica superiore
l’intervento di blefaroplastica superiore viene praticato quando vi è una ptosi della palpebra superiore dell’occhio, associata o meno anche ad eccesso di grasso retro orbitale superiore.
si pratica con una precisa incisione longitudinale, che segue il contorno dell’occhio, che serve ad asportare il tessuto in eccesso.
nell’operazione, il Chirurgo può anche riposizionare la ghiandola lacrimale.
se sussiste un eccesso di grasso retro orbitale, viene anch’esso ridotto o eventualmente riposizionato.
lo scopo primario è ridare freschezza allo sguardo ma senza stravolgerlo: il risultato di un buon intervento è la naturalezza, esattamente quella che il paziente aveva in gioventù (o comunque, un risultato ad essa vicino).
l’incisione palpebrale è suturata con punti molto piccoli e, una volta guarita, è invisibile, poiché sarà celata dalle normale pieghe della palpebra superiore.
tutto l’intervento viene eseguito in anestesia locale e in regime di day Hospital o anche ambulatorialmente, e la paziente, medicata con delle comuni strip (cerotti chirurgici) viene dimessa subito, dopo un breve periodo d’osservazione.
il ritorno alle normali attività quotidiane è immediato, e dopo circa 7 giorni possono già essere levati i punti di sutura.
grazie alla piccola incisione con le tecniche moderne, non vi è dolore post-operatorio, ma quando esso è eventualmente presente, può essere normalmente tenuto sotto controllo con comuni antidolorifici.
In ogni caso, scompare spontaneamente dopo pochi giorni.
i risultati definitivi, quasi sempre di grande impatto estetico, passato il normale edema post-intervento, sono praticamente subito visibili, già levati i punti.
Il gonfiore residuo si risolve in circa venti giorni, al massimo un mese.
la blefaroplastica superiore è un intervento che porta immediato beneficio estetico e, spesso, funzionale: la rimozione dell’eccesso palpebrale rende lo sguardo subito più fresco e giovane, e anche il campus visivo ritorna ad essere subito migliore.
con conseguente e istantaneo beneficio sulla vista.
L’intervento di blefaroplastica inferiore
la blefaroplastica inferiore è l’intervento che, come il nome lascia intuire, è pensato per correggere le imperfezioni della palpebra inferiore dell’occhio.
è necessario quando l’accumulo di grasso retro orbitale inferiore ‘spinge’ troppo contro il muscolo orbitario, causando così le classiche ‘borse’ sotto gli occhi, molto anti-estetiche.
le borse agli occhi sono uno dei tratti più distintivi dell’invecchiamento umano, e pertanto la loro riduzione è uno degli interventi più richiesti.
nell’intervento di blefaroplastica inferiore il Chirurgo incide longitudinalmente la palpebra, andando poi a ridurre l’eccesso di grasso che forma le borse.
Ridurre, non eliminare del tutto.
questo perché il grasso retro orbitale è necessario al nostro bulbo oculare, e la sua rimozione totale causerebbe danni irreversibili all’occhio stesso.
a volte, il Chirurgo può ottenere ottimi risultati non eliminando il grasso in eccesso, ma semplicemente riposizionandolo.
in aggiunta, in caso di ipertrofia del muscolo orbicolare, il Chirurgo può anche decidere di assottigliarlo, per ridurre ancora di più il volume delle borse.
L’intervento si conclude con la sutura dell’incisione, eventualmente con una riduzione della pelle della palpebra (non sempre necessaria).
anche in questo caso, la cicatrice sarà invisibile una volta guarita.
alternativamente all’intervento standard di blefaroplastica inferiore, nel caso che il paziente necessiti solo di riduzione del grasso retro orbitale, è possibile praticare la blefaroplastica transcongiuntivale.
Intervento per davvero mini-invasivo, prevede l’accesso alla borsa e al grasso retro orbitale dalla congiuntiva della palpebra inferiore.
i tempi di recupero per l’intervento standard di blefaroplastica inferiore sono pressoché uguali a quelli della blefaroplastica superiore: una volta dimesso, il paziente può tornare a casa immediatamente, e riprendere la sua vita normale.
il tempo di guarigione definitivo è solitamente stimato in 20-30 giorni, un po’ meno se l’intervento è eseguito per via transcongiuntivale.
ovviamente, la blefaroplastica inferiore può essere eseguita contemporaneamente all’intervento di blefaroplastica superiore.
Anzi, non è raro che molti pazienti scelgano di eseguire gli interventi in un’unica seduta, risparmiando così tempo e (male non fa) anche i costi totali.
L’intervento di cantoplastica e cantopessi
il grasso retro-orbitale della palpebra superiore, in giallo
la blefaroplastica, come detto in precedenza, non è un intervento unico e monolitico.
è un protocollo flessibile, che è stato studiato proprio per essere adattato a differenti situazioni cliniche, nonché desideri del paziente.
accanto agli interventi standard di blefaroplastica superiore e inferiore, esistono altre due procedure chirurgiche chiamate cantoplastica e cantopessi.
entrambi gli interventi mirano a modificare la zona del canto laterale dell’occhio, ossia quella che viene comunemente chiamata ‘la coda’, punto di congiunzione esterna delle due palpebre.
al contrario della blefaroplastica standard, che ha come scopo il ringiovanimento dello sguardo ma non la sua modifica fisica, questi due interventi sono pensati per stravolgere la forma originale degli occhi (il cosiddetto ‘taglio’).
la cantoplastica ha come scopo quello di rimodellare proprio il taglio dello sguardo, ed è eseguita in larga misura dai pazienti asiatici, che aspirano ad ‘occidentalizzare’ i propri occhi.
in questo caso, l’intervento prende il nome di epicantoplastica.
Ma la cantoplastica può essere usata anche per curare malformazioni, incidenti o lesioni, anche per correggere errori di precedenti interventi di blefaroplastica.
la cantopessi è invece l’intervento che serve a sollevare lo sguardo, cioè a correggere la ptosi del canto laterale.
Esattamente come la ptosi palpebrale, quella del canto laterale degli occhi è spesso associata al naturale invecchiamento, ed è desiderio di molti pazienti correggerlo.
raramente questa operazione è eseguita in singolo, ma è quasi sempre associata anche agli interventi standard di blefaroplastica.
c’è bisogno di un Chirurgo Plastico di grande esperienza per eseguire una cantoplastica o una cantopessi senza rovinare irrimediabilmente lo sguardo del paziente: la rimodellazione del canto laterale è un intervento complesso, la cui curva di apprendimento è molto alta, ed è pertanto eseguito solo da Chirurghi con molte ore di sala operatoria alle spalle.
Ci sono eventuali limiti di età per una blefaroplastica?
come tutti gli interventi di chirurgia meramente estetica, la blefaroplastica è vietata ai pazienti di età inferiore ai 18 anni (salvo approvazione dei genitori).
ovviamente, ciò non si applica in caso di incidenti o malformazioni congenite, dove è necessario ripristinare un deficit funzionale, e non meramente estetico.
nei pazienti adulti non esistono limiti di età : l’intervento di blefaroplastica eseguito con le tecniche moderne è davvero mini-invasivo, e la sua esecuzione in anestesia locale garantisce l’ottima tollerabilità per pressoché tutti.
se in buona salute, anche un paziente di 70 anni può eseguirlo senza particolari problematiche.
L’intervento di blefaroplastica dura a lungo?
uno sguardo subito giovane e fresco: 10 anni di meno in soli 10 minuti
la blefaroplastica, sia superiore che inferiore, è un protocollo chirurgico pensato per essere radicale, risolutivo e duraturo.
sebbene il nostro corpo sia in perenne mutazione, e ogni giorno i nostri tessuti siano sottoposti alla perenne forza di gravità , la risoluzione della ptosi palpebrale garantita dalla blefaroplastica è pensata per durare molto a lungo nel tempo.
non è raro trovare pazienti operati di blefaroplastica anche da oltre vent’anni, con situazioni estetiche ancora ottime e che non necessitano di ritocchi.
ovviamente, ciò è relativo sia alla bravura del Chirurgo che ha eseguito l’intervento, e sia alla risposta del paziente, non dimenticando l’importanza degli idonei stili di vita.
Se bene effettuato, con l'eventuale riduzione e riposizionamento del grasso retro-orbitario, l'intervento di blefaroplastica è sostanzialmente definitivo.
Non sono difatti rari i casi di blefaroplastiche effettuate anche 20 o 25 anni addietro, che ancora risultano pressoché perfette sul paziente.
Sebbene il nostro corpo muti e cambi in continuazione, l'intervento di blefaroplastica ben fatto ha dunque risultati estremamente duraturi che, in un paziente che ha superato i 40 anni, sono considerati pressoché definitivi.
Cos’è il protocollo ElastSkin?
il protocollo ElastSkin è un protocollo medico-estetico ideato dalla Dott.ssa Luisella Troyer, Chirurgo Vascolare, utilizzato sia prima che dopo gli interventi di Chirurgia Plastica, operazioni sulle palpebre comprese.
si basa su una serie di trattamenti combinati ad energia e sull’iper-idratazione del derma, per rendere la cute, anche molto prolassata, nuovamente elastica e reattiva.
viene praticato sia prima che dopo l’intervento chirurgico di blefaroplastica, con delle sedute indolori, decise in numero dal Chirurgo.
nelle sedute viene somministrato al paziente un pacchetto di trattamenti ad ultrasuoni e radiofrequenza, uniti all’iper-idratazione della pelle per mezzo dell’elettroporazione.
se ben eseguito, il trattamento prepara in maniera ottimale la pelle delle palpebre all’intervento, facilitando di molto il lavoro del Chirurgo, che opererà così su una pelle molto più reattiva, elastica e tonica.
anche l’ossigenazione dei tessuti e la loro capacità di rigenerarsi viene migliorata dal trattamento, a tutto vantaggio della convalescenza e della ripresa finale del paziente.
anche dopo l’intervento, a guarigione completata, il protocollo prevede una serie di sedute terapeutiche, che massimizzano i risultati finali e riducono ancora di più la visibilità delle cicatrici, rendendo la pelle ancor più fresca ed elastica.
La blefaroplastica può essere eseguita in convenzione col Servizio Sanitario Nazionale?
sì, ma solo se l’intervento mira a correggere una situazione di deficit funzionale dello sguardo, quindi se il livello di ptosi è giudicato così severo da ridurre il campus visivo del paziente.
in quel caso, l’intervento è coperto dal Servizio Sanitario Nazionale.
nei casi invece solamente estetici, dove la blefaroplastica viene eseguita per il ringiovanimento, senza un’indicazione funzionale, il paziente è tenuto a pagare privatamente i costi dell’intervento.
la decisione sulla funzionalità o meno della blefaroplastica è a discrezione del Chirurgo Plastico dell’ospedale dove ci si rivolge: è lui che decide, dopo l’esame clinico, se il paziente ha davvero problemi gravi di ptosi che compromettono il campus visivo.
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Tutti gli articoli sanitari sono materiale originale ed attendibile, ma non sono intesi per sostituire una visita medica specialistica.
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Quest'articolo è stato revisionato ed aggiornato dalla Dott.ssa Luisella Troyer il giorno:
lunedì 06 novembre, 2023
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